03 agosto 2014

AMSTERDAM – Il Velo di Maya

Amsterdam, la città della perdizione...
Nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (dam in lingua inglese) sul fiume Amstel, e proprio dalla combinazione di questi due termini deriva il suo nome. Gli abitanti iniziarono molto presto a dedicarsi al commercio, fin dal XVII secolo, l'età d'oro di Amsterdam: le navi olandesi salpavano per il Nordamerica, l'Indonesia, il Brasile e l'Africa, creando le reti commerciali di quello che diventerà un vasto impero coloniale.

La città si espanse attorno ai tipici canali idrici semicircolari, fino a divenire il porto più importante del Mondo, un centro di finanza internazionale. Rembrandt visse proprio ad Amsterdam in quei secoli, ed oggi in città si può infatti andare a visitare il Rembrandt House Museum, galleria che contiene le opere dell'artista nonché luogo dove il celebre pittore olandese collocò originariamente il proprio laboratorio artistico tra il 1639 ed il 1656.
Nel presente, Amsterdam è la città principale dei Paesi Bassi e nel 2010 è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO: è considerata infatti uno dei maggiori centri rinascimentali d'Europa ed in essa sono presenti ancora oggi numerose costruzioni risalenti all'epoca dello splendore fiammingo, abbracciate e cullate da una serie infinita di stretti corsi d'acqua artificiali (chiamati grachten) alimentati dal fiume Amstel.

Partendo dal vecchio nucleo intorno al porto, infatti, Amsterdam si è espansa a ventaglio all'interno di tre cerchi concentrici circoscritti dal Prinsengracht (il Canale dei Principi), dal Keizersgracht (il Canale dell'Imperatore) e dall'Herengracht (il Canale dei Signori), collegati fra loro da una rete di canali idrici secondari.
Vi sono inoltre diversi musei d'importanza storico-culturale, come il famosissimo Rijksmuseum (il Museo Statale) o il Van Gogh Museum. Curiosità: questa zona museale è famosa per la scritta "IAMSTERDAM" sulla quale tutti noi turisti ci divertiamo a fare foto ricordo, a camminare a piedi nudi nella splendida fontana (che in periodo estivo è davvero un toccasana) e a stenderci sull'erba a riposare un po' dalle fatiche del viaggio, magari con un buon panino tra le fauci! Quindi anche se non siete tipi da musei, o non avete abbastanza soldi per visitarli (!!!), vale la pena passare per questa immensa zona, tra l'altro molto verde.

A proposito di zona verde, una cosa che consiglio vivamente di non perdere è il Bloemenmarkt, il Mercato dei Fiori Gallegiante, dopo la fermata del tram Koningsplein. E' un mercatino semplice fatto per lo più di bancarelle tutte uguali ma è proprio questa caratteristica che lo rende un'esplosione di colori! Sicuramente se volete regalare dei tulipani acquistateli qui perché all'aeroporto i prezzi sono da furto.

Lungo la camminata sono presenti anche alcuni negozietti molto carini: sia di alimentari (un assaggio ai loro formaggi non può mancare) sia negozietti curiosi che commerciano un po' di tutto, ad esempio uno splendido negozio che vende amache (amache in Olanda?!). Da qui basta girare a sinistra per ritrovarsi sulla strada parallela che porta al Dam, la piazza più importante della città, che insieme a Koningsplein e Kalverstraat sono i luoghi centrali dello shopping cittadino! Ovviamente come non citare il Keukenhof, il parco da fiori più grande al Mondo situato in Stadionsweg! Questo è un parco che racchiude oltre 7 milioni di fiori da bulbo, piantati ogni anno per offrire una fantastica collezione di tulipani, giacinti, narcisi, orchidee, rose, garofani, iris, gigli e molti altri fiori. Ma i veri protagonisti di questo splendido giardino, e un po' di tutta l'Olanda, sono i tulipani olandesi. Purtroppo per vederli bisogna visitare queste zone tra aprile e maggio, periodi in cui io non ci sono mai stata. Però, in compenso, sono stata in un meraviglioso giardino: il Giardino delle Beghine o Begijnhof. Il luogo, come suggerisce il nome, è un ex beghinaggio fondato nel 1346 da una confraternita di beghine (sorta di monache laiche fiamminghe votate alle opere di carità) che dedicavano la propria vita all'assistenza di malati ed anziani provenienti dai dintorni di Amsterdam: è questo il più antico tra gli Hofjes (vale a dire "piccoli cortili") della città. Oggi è abitato per lo più da signore anziane con poche disponibilità economiche e da studenti, attratti dalle favorevoli condizioni dei canoni d'affitto: l'ultima beghina infatti vi visse fino al 1976. Nel cortile è presente anche l'ultima e la più vecchia casa in legno della città, la Houten Huis: un tempo le abitazioni erano tutte costruite con legname della zona, ma nel 1421 e nel 1452 si svilupparono due grandi incendi in cui più dei tre quarti della città furono rasi al suolo, così venne decretato che le nuove case dovessero essere costruite tutte in pietra.

Come consigli gastronomico-culinari posso consigliarvi tre versioni: italiano, cinese e olandese!
Il primo posto dove gustare dei curiosi piatti tipici potrebbe essere il Moeders, in Rozengracht 251. Un po' fuori mano ma io e la mia amica compagna di viaggio ci siamo arrivate anche a piedi. È un locale molto caratteristico ed è famoso perché le pareti e le porte sono letteralmente tappezzate di foto di madri. La cosa carina è che se porti loro la foto della tua mamma appenderanno anche quella! Si mangiano piatti tipici e non è costosissimo. Per passare una serata alternativa potrebbe essere un'idea carina intrattenersi in un bel ristorante cinese nella Chinatown Olandese, subito dopo il Red Light District, solo non aspettatevi di degustare pietanze come quelle che si possono trovare nei nostri ristoranti cinesi italianizzati. Se invece avete nostalgia di un buon piatto di pasta, la Casa di David in Singel 426 potrebbe fare al caso vostro anche se io sconsiglio sempre pietanze italiane fuori dall'Italia!

Oltre a questo Amsterdam è per lo più famosa per il quartiere a luci rosse, De Wallen o Red Light District, costellato di vetrine che circondano la Oude Kerk, la Vecchia Chiesa, o meglio la più vecchia di Amsterdam che a guardarla ti viene in mente subito una scena romantica di una giovane coppia di sposi inondati da una cascata di riso gettata da parenti ed amici...Stop! Svegliati, perché subito alle tue spalle ci sono le pantere delle vetrine, le giustiziere di macchine fotografiche e, ovviamente, le mangiatrici di uomini! Scherzi a parte, vi attende uno spettacolo decisamente diverso, personalmente un po' di tristezza e desolazione. Se siete donne come me e avete la curiosità di farvi un giro vi consiglio di provare l'effetto che vi fa di giorno: se dopo questa prima visita non demordete e desiderate visitare la zona anche di notte allora assicuratevi di inoltrarvi tra quei vicoli con almeno una presenza maschile amica al vostro fianco.
Ovviamente altro fattore di notorietà principale è la presenza dei numerosissimi Coffee Shop, una sorta di minimarket della droga dove ci puoi trovare davvero di tutto, tranne...bevande alcoliche! Quindi la coppietta joint-birra è vietata e, attenzione, è assolutamente proibito anche consumare sostanze stupefacenti in luoghi che non siano Coffe Shop, come in strada ad esempio!

Quello che forse sfugge alla maggior parte dei turisti però è che Amsterdam offre un sacco di cose divertenti e affascinanti da fare. Ad esempio una cosa a cui non si può rinunciare è, a mio parere, il noleggio di una bicicletta: Amsterdam infatti è la città delle biciclette! Ciò si comprende subito scendendo dal treno nella Amsterdam Centraal Station: un parcheggio grandissimo completamente rimpinzato di biciclette di ogni tipo, ogni marca, ogni colore, ogni grandezza...Viene sempre da pensare come facciano i proprietari a ritrovare la propria!
Tornando a noi, il noleggio vi darà la possibilità di girare la città in lungo e in largo in poco tempo, le piste ciclabili sono organizzate come vere e proprie strade, si ha la precedenza sia su macchine che su pedoni (con moderazione e buonsenso ovviamente!) e l'unico vero pericolo sono gli olandesi stessi: sfrecciano come dei veri proiettili vaganti su due ruote! Noi entrambe le volte abbiamo concluso il nostro giro al Molen de Gooyer, l'ultimo e unico mulino rimasto intatto all'interno del centro urbano, convertito nell'era moderna in birreria artigianale: un ottimo posto dove potersi godere una buona birra in compagnia, scambiando quattro chiacchiere in compagnia della gente del posto.

Per restare in tema, un'altra attrattiva da non perdere sono i mulini di Zaanse Schans, sulla sponda del fiume Zaan a Zaandam, 20km a nordest di Amsterdam. Un tempo in questo villaggio, che oggi conta una quarantina di case, c'erano più di 700 mulini a vento, centro della produzione industriale della zona. A Zaanse Schans la forza del vento veniva infatti sfruttata per i frantoi, per le segherie, per la produzione di mostarda e cacao, per macinare i minerali utilizzati come coloranti per le vernici, per la preparazione del cemento, per la produzione della carta e tanto altro.

Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto e molti di questi centri produttivi sono conservati in ottimo stato e possono essere visitati anche all'interno. Noi abbiamo visitato il mulino che un tempo era utilizzato come frantoio, per fare l'olio quindi, e lo facevano veramente, al momento della nostra visita era tutto ancora funzionante, un'esperienza davvero unica! Da Amsterdam avete diversi modi per visitare i mulini di Zaan: in treno o in autobus. Dalla Amsterdam Centraal Station dovete prendere il treno per Uitgeest e scendere alla quarta fermata, Koog-Zaandijk. Tempo di percorrenza circa 30 minuti per una spesa di circa 5€. Dalla stazione ai mulini c'è una passeggiata da fare di circa 15 minuti, molto carina anche questa!

E ancora, si può andare a fare una nuotata nel Mare del Nord! Affascinante no? Sì beh...un tuffo più che una vera e propria nuotata...anzi, meglio iniziare con una pucciatina di piedi...l'acqua è veramente gelata! Noi siamo andate a Bloemendaal, una località turistica facilmente raggiungibile in treno da Amsterdam Centraal Station scendendo a Zandvoort Aan Zee Station. Il tempo di percorrenza è più o meno di circa 30 minuti, prima di arrivare al mare c'è una passeggiatina da fare: la spiaggia è un'enorme distesa di sabbia dove è ben visibile la retrazione del mare per le grandi maree che avvengono nel corso della giornata. Sul lungomare ci sono invece vari stabilimenti e bar: per darvi un'idea sembra di stare un po' sulla riviera romagnola, infatti il mare non è un granché però ne vale comunque la pena!

Che dire? Io ho passato ad Amsterdam tre giorni da favola con una splendida compagna di viaggio, ed altri tre giorni, poco più tardi, da sposanda per il mio addio al nubilato! Eppure più che perdizione ho trovato e riscoperto un'atmosfera magica...fatta di case sui generis, fatta di cose sui generis, fatta di persone sui generis! Fatta di luce, una luce tutta particolare, sul calar della sera, mentre si riflette sulle acque tranquille dei canali, sorprende l'oscurità di alcuni vicoli, rimbalza dalla facciata di una casa all'altra, unica, magica, penetrante. Una di quelle atmosfere che possono apparire un po' inquietanti, vero, sinistre, vero, ma che ti affascinano e ti attirano, invogliandoti a immergerti nella loro ammaliante energia! 

Questa è Amsterdam una città ricca di sorprese: di giorno attiva, frizzante, dinamica, e di notte quasi avvolta da un velo misterioso di magia, magia nera. Spero di avervi incuriosito con questo piccolo racconto, di avervi spinto ad andare oltre, a superare i pregiudizi, perché è così che bisognerebbe affrontare ogni viaggio: tele bianche su cui scrivere nuovi racconti, imprimere nuovi ricordi, dipingere tutti i colori della nostra curiosità essendo liberi da preconcetti o pregiudizi, soli veri muri, ostacoli alla conoscenza.
Alla prossima!