Viaggi Letterari

Ogni viaggiatore non dovrebbe mai rinunciare ad un compagno di viaggio prezioso: il libro. Personalmente non ho mai cominciato nessun viaggio senza aver scelto la compagnia silenziosa di un buon libro. Romanzi, racconti, favole, gialli, sono tante le pagine che ci hanno accompagnato durante i nostri viaggi. E sono completamente sincero nell'affermare che per ogni meta è fermo nel mio ricordo il libro che mi ha accompagnato, lo ricordo chiaramente per ogni viaggio. Leggere mentre si viaggia arricchisce ed emoziona. Mette a contatto con una dimensione di pensiero ed immaginazione tutta personale che rende più vividi i posti, le persone e le città che si incontrano. Come essere in un'enorme favola che dalle pagine si traduce direttamente nella nostra vita e nelle nostre azioni. Esplorare le pagine ed avventurarsi nel Mondo sono due sinonimi della stessa parola: viaggiare.

In questa sezione rendo omaggio ai cartacei compagni di viaggio che con le loro pagine ci hanno accompagnato con parole bellissime nel percorso dei nostri viaggi.




Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è vita.
- SULLA STRADA - Jack Kerouac


Il mare, vide il barone sui disegni dei geografi, era lontano. Ma soprattutto, vide nei suoi sogni, era terribile, esageratamente bello, terribilmente forte, disumano e nemico, meraviglioso. E poi era colori diversi, odori mai sentiti, suoni sconosciuti, era l'altro mondo.
- OCEANO MARE - Alessandro Baricco 
(La Via per il Grande Blu)


C’è un’Isolachenoncè per ogni bambino, e sono tutte differenti.
- LE AVVENTURE DI PETER PAN - James Barrie 
(Londra)


La Patagonia! È un’amante difficile. Lancia il suo incantesimo. Un’ammaliatrice! Ti stringe nelle sue braccia e non ti lascia più.
- IN PATAGONIA - Bruce Chatwin
(Argentina & Cile)


La storia di Buenos Aires sta scritta nel suo elenco telefonico. Pompey Romanov, Emilio Rommel, Crespina D.Z. de Rose, Ladislao Radziwil ed Elizabeta Marta Callman de Rothschild – cinque nomi scelti a caso sotto la R – raccontavano una storia di esilio, delusioni e ansie nascosta dietro una cortina di merletti.
- IN PATAGONIA - Bruce Chatwin
(Argentina & Cile)


C’è un freddo straordinario, 18 gradi Celsius sotto zero, e nevica, e nella lingua che non è più mia la neve è "qanik", grossi cristalli quasi senza peso che cadono in grande quantità e coprono la terra con uno strato di bianco gelo polverizzato.
 - IL SENSO DI SMILLA PER LA NEVE - Peter Hoeg
(Alla Ricerca della Luce del Nord)


Fu come certe cene di guerra che ancora ricordo. C’era molto vino, una tensione ignorata, e la sensazione che stessero per avvenire cose che non potevi impedire.
- FIESTA - Ernest Hemingway
(Pamplona) 


Vivere all'Avana era come vivere in una fabbrica che producesse bellezza umana su una catena di montaggio.
- IL NOSTRO AGENTE ALL'AVANA - Graham Greene 
(Cuba)


Ricevi questo bastone, come sostegno del viaggio e della fatica sulla strada del tuo pellegrinaggio, affinchè ti serva a battere tutte le schiere del nemico e ti faccia arrivare tranquillo alla tomba di San Giacomo e, compiuto il tuo viaggio, tornerai da noi con grande gioia, con la protezione di Dio che vive e regna nei secoli dei secoli.
- RITO DI VESTIZIONE DEL PELLEGRINO
(Il Cammino di Santiago de Compostela)


 Camminare riduceva la vita all'essenziale: cibo, sonno, incontri, pensieri. Nessuna invenzione della nostra epoca ci serviva a qualcosa, mentre camminavamo, se non un buon paio di scarpe e, nel mio caso, un buon libro nello zaino.
- SENZA MAI ARRIVARE IN CIMA - Paolo Cognetti


La mia mente si ribella al ristagno. Datemi problemi! Datemi lavoro!
- IL SEGNO DEI QUATTRO - Arthur Conan Doyle
(Meiringen)


Cari figli, io devo recarmi nella foresta, state attenti al lupo perchè, se entra vi mangia con tutta la pelle ed il pelo. Il malvagio qualche volta riesce a contraffarsi, ma voi lo riconoscerete comunque dalla voce e dalle zampe nere.
- LE FIABE DEL FOCOLARE - Jacob Grimm & Wilhelm Grimm
(Foresta Nera)